15/09/2024

Autolesionismo fra i giovani: Comprendere e Affrontare un Fenomeno Preoccupante

L’autolesionismo tra gli adolescenti è una questione sempre più discussa, ma spesso fraintesa.

E’ un tema delicato e complesso, che richiede attenzione e comprensione. 

Questo comportamento che può manifestarsi in diverse forme, come tagli, bruciature o altre ferite autoindotte, è un segnale che può indicare un profondo disagio emotivo o psicologico. Comprendere le radici di questo fenomeno e come affrontarlo è cruciale per supportare adeguatamente i giovani che ne sono colpiti.

Cos’è l’autolesionismo? L’autolesionismo, noto anche come auto-mutilazione, è l’atto di infliggersi intenzionalmente danni fisici. Non è raro che gli adolescenti ricorrano a questo comportamento come un modo per gestire emozioni intense o difficoltà personali. È importante sottolineare che l’autolesionismo non è necessariamente un tentativo di suicidio, anche se può essere un indicatore di rischio aumentato.

Cosa spinge un adolescente a praticare l’autolesionismo?

L’adolescenza è un periodo di grandi cambiamenti emotivi, fisici e sociali. Gli adolescenti possono sentirsi sopraffatti da emozioni come tristezza, rabbia, ansia o stress. L’autolesionismo può diventare un modo per esternalizzare e gestire questi sentimenti, offrendo un temporaneo sollievo dalla pressione emotiva. 

Molti fattori possono contribuire all’autolesionismo:

  • Difficoltà emotiva : Gli adolescenti possono sentirsi sopraffatti da emozioni che non sanno come gestire. L’autolesionismo può diventare un modo per esprimere e sfogare questi sentimenti intensi, soprattutto quando non ci si sente in grado di parlarne con qualcuno.
  • Pressioni sociali e scolastiche : Le aspettative da parte della scuola, dei genitori o dei coetanei possono creare un livello di stress difficile da gestire. L’autolesionismo può diventare una valvola di sfogo per questo tipo di pressione.
  • Bassa autostima : Molti adolescenti che praticano autolesionismo possono avere un’immagine negativa di sé stessi, sentendosi inadeguati o non all’altezza delle aspettative. Farsi del male fisicamente può diventare un modo per punirsi o per cercare di “sentire” qualcosa in un momento di apatia emotiva.
  • Trauma o abusi : Esperienze traumatiche, come abusi fisici, emotivi o sessuali, possono indurre gli adolescenti a praticare l’autolesionismo come tentativo di gestire il dolore psicologico.

I segnali di allarme

Riconoscere i segnali di autolesionismo non è sempre facile, poiché molti adolescenti nascondono questi comportamenti per paura di giudizi o di non essere capiti. Tuttavia, alcuni segnali possono includere:

  • Tagli, bruciature o graffi inspiegabili : Solitamente localizzati su braccia, gambe o altre parti del corpo facilmente nascondibili.
  • Indossare abiti lunghi anche quando non è necessario : Gli adolescenti possono cercare di coprire le ferite con maglie a maniche lunghe o pantaloni, anche in giornate calde.
  • Cambiamenti nell’umore : ansia, depressione, isolamento e irritabilità possono essere segnali che indicano un disagio emotivo profondo.
  • Oggetti inusuali trovati tra i loro effetti personali : Lame, accendini o aghi potrebbero essere utilizzati per ferirsi.

Come aiutare un adolescente che si ferisce intenzionalmente

Alcuni consigli su come affrontare la situazione:

  • Ascolta senza giudicare : È importante creare uno spazio sicuro dove l’adolescente si senta libero di esprimere i propri sentimenti senza timore di essere rimproverato. Evitare reazioni di shock o di rabbia.
  • Incoraggia la comunicazione : Aiutalo a parlare delle sue emozioni e a comprendere che ci sono modi alternativi per affrontare il dolore emotivo, come il dialogo o l’espressione creativa.
  • Sostieni, ma non forzare : Non forzare il ragazzo o la ragazza a parlare o a smettere questa pratica in tempi rapidi. Il processo di guarigione richiede tempo e supporto costante.

Conclusione

L’autolesionismo è un segnale di sofferenza interiore, e gli adolescenti che ne soffrono hanno bisogno di essere ascoltati e compresi. Invece di concentrarsi solo sul comportamento fisico, è essenziale affrontare le emozioni sottostanti. Con il giusto supporto e comprensione, è possibile superare questa fase difficile e trovare modi più sani ed equilibrati per gestire le emozioni e le sfide della vita.